Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Banner

VIDEO | Bombardieri: «In Italia troppi contratti
a tempo determinato: vanno aboliti»

Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale UIL

 

I numeri sull’occupazione non sono quelli del Governo. Noi studiamo quelli dell’Europa o dell’INAPP che ci dicono che l’80% dei nuovi avviamenti al lavoro sono a tempo determinato. Quindi una parte importante del Paese, soprattutto i giovani, vive in modo precario e non può definire il proprio futuro. Per questo abbiamo lanciato una campagna per far tornare questi fantasmi persone.

 

A questi fantasmi vogliamo aggiungere anche i tanti migranti che sono in Italia e lavorano in nero e, paradossalmente , sembra che si siano accorti solo adesso del caporalato. È inutile utilizzare demagogicamente la linea “fuori gli immigrati”. Sono persone che lavorano nel nostro Paese, in nero, sotto ricatto e non possono denunciare il loro datore di lavoro perché il giorno dopo avrebbero il foglio di via! Per noi, il Governo dovrebbe regolazzare questi lavoratori e dare stabilità al loro lavoro!

 

Sulla sicurezza non vediamo passi in avanti. La stragrande maggioranza dei processi per incidenti sul lavoro finisce in prescrizione. Abbiamo chiesto alla politica di occuparsi di questo tema e anche dei familiari delle vittime che rimangono da sole. Per questo, abbiamo incontrato Emma Marrazzo, la mamma di Luana d’Orazio, che si è sentita abbandonata dallo Stato! Emma ha invitato il Ministro ad andare a casa sua, per farle capire che il “dopo” delle morti sul lavoro è un altro dramma. Noi abbiamo deciso di condividere il suo invito. Deputati e senatori ci hanno accusato di aver strumentalizzato le sue frasi. Li invitiamo ad avere pietà di un genitore che ha perso sua figlia in modo così atroce.

 

Noi siamo per firmare un solo patto, quello sottoscritto in Spagna che abolisce i contratti a tempo determinato. In Spagna non è crollata l’occupazione, anzi è aumentata. Noi diciamo che serve una flessibilità contrattata, non selvaggia. I giovani non possono continuare a ricevere offerte indecenti con salari bassi e contratti precari!