La situazione degli uffici territoriali del MEF è oramai critica e non è certo una sorpresa. Concorsi nazionali scollegati dalla realtà territoriale, stipendi inadeguati e costo della vita troppo alto stanno svuotando le sedi del Nord, con carichi di lavoro sempre più insostenibili e pensionamenti imminenti che rischiano, sempre di più, di lasciare interi uffici privi del personale necessario.
Come UIL, lo diciamo da tempo: spostare momentaneamente il lavoro altrove non è la soluzione, sebbene tale intervento possa essere necessario in taluni periodi perché il personale deve essere riproporzionato ai carichi reali. Non può essere però che diventi un intervento continuativo e che rischia di andare a discapito di altro personale. Purtroppo, si paga lo scotto di 10 anni di blocco assunzionale.
Cosa serve subito?
✅ Nuova mappatura del personale – Sono anni che non viene fatta ma è essenziale per focalizzare dove serve veicolare le nuove assunzioni.
✅ Concorsi territoriali – È giunto il momento di dire basta ai concorsi nazionali che non tengono minimamente conto delle variegate realtà locali. Serve un reclutamento mirato.
✅ Stabilizzazione dei comandi e scorrimento delle graduatorie – Prima di indire nuovi concorsi, bisognerebbe assumere chi è presente già in graduatorie e dare certezze ai lavoratori in comando. Attivare nuovi comandi.
✅ Firma immediata del PIAO 2025/2027– Il ministro deve dare il via libera per collocare il personale che da tempo ha scelto la sede ed è solo in attesa della firma del contratto e della presa di servizio, ciò deve avvenire senza ulteriori ritardi.
Un’amministrazione seria e attenta non può ignorare questi problemi, né scaricare le conseguenze derivanti da tale immobilismo sui lavoratori!
Se vogliamo avere un effettivo cambiamento, serve inevitabilmente una rappresentanza sindacale forte e concreta.
Alle prossime elezioni RSU, scegli chi da sempre è al fianco dei lavoratori.
Vota UIL!
Roma, 25 marzo 2025
Il Coordinamento