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Colombi: Zangrillo non agiti spauracchi, ma risolva i problemi dei lavoratori

Dopo poco meno di tre anni dal giorno in cui il manager Zangrillo è diventato ministro eccolo pensarsi anche come un politico. E così va al congresso della Cisl e la spara grossa. Visto che CGIL FP, UILPA e USB – ossia poco meno della metà delle organizzazioni sindacali rappresentative – non hanno sottoscritto il CCNL Funzioni Centrali 2022-2024 ecco palesarsi all’orizzonte il fantasma della rivolta sociale. Mai frase fu più infelice. Se di rivolta si deve parlare questa è la rivolta delle élite contro il mondo del lavoro tagliando salari, precarizzando il pubblico impiego e mortificando la contrattazione. Se per miseri interessi di bottega qualche organizzazione sindacale tiene bordone, ciò non toglie che si continuino a perseguire politiche contrattuali al ribasso.

 

Non abbiamo memoria di un ministro che durante le elezioni per il rinnovo delle RSU getti nella contesa il peso politico del suo ruolo a favore di una delle organizzazioni contendenti. Peraltro, non crediamo che gli abbia fatto neanche un favore, dato che questo governo attua un programma restrittivo nei confronti del lavoro pubblico. Ci pare chiaro ormai che il manager Zangrillo pensi il ministero come una sua proprietà. Perciò chi si oppone alle decisioni del suo governo è un nemico a prescindere. Ciò tradisce una mentalità autoritaria incapace di gestire la pluralità delle posizioni, così come dovrebbe essere capace di fare qualsiasi ministro.

 

Il governo insegni al ministro le regole del gioco democratico e, soprattutto, lo induca a non eludere i problemi che gli sottopongono le rappresentanze dei lavoratori, invece di agitare spauracchi. Le soluzioni sono a portata di mano per chiunque abbia il buon senso di volerle vedere: detassazione della produttività, defiscalizzazione degli aumenti, sblocco dei fondi di produttività, utilizzo a valere sul CCNL 2022-2024 di parte delle risorse già stanziate per il prossimo triennio.

 

Il ministro vedrà così che dissolvere il fantasma della rivolta sociale è facile più di quanto si creda.

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

 

Roma, 11 aprile 2025